Premio Nobel: com’è nato?

premio nobel com è nato

Il Premio Nobel è considerato uno dei riconoscimenti più prestigiosi al mondo, un simbolo di eccellenza nei campi della scienza, della letteratura e della pace. Ogni anno, l’annuncio dei vincitori cattura l’attenzione globale, celebrando le menti più brillanti e le personalità più influenti del nostro tempo. Ma pochi conoscono la storia affascinante e le origini insolite di questo premio internazionale.

Vediamo chi era Alfred Nobel, l’inventore e industriale svedese il cui nome è diventato sinonimo di eccellenza, e come un errore giornalistico abbia giocato un ruolo cruciale nella nascita di questo prestigioso riconoscimento.

La nascita del premio Nobel

Il Premio Nobel, uno dei riconoscimenti più prestigiosi al mondo, ha origine da una storia tanto sorprendente quanto affascinante. Il suo ideatore, Alfred Nobel, era un facoltoso imprenditore svedese nato nel 1833, la cui fortuna derivava principalmente dall’invenzione della dinamite e dal commercio di armi. Tuttavia, un evento inaspettato avrebbe cambiato radicalmente il corso della sua vita e il suo lascito al mondo.

Nel 1888, a seguito della scomparsa del fratello Ludwig, si verificò un curioso equivoco. Un giornale francese, scambiando le identità dei due fratelli, pubblicò erroneamente il necrologio di Alfred, intitolandolo in modo poco lusinghiero “Le marchand de la mort est mort” (il mercante della morte è morto). Nobel, che si trovava a Parigi in quel momento, ebbe così l’insolita opportunità di leggere il proprio necrologio in vita.

Profondamente scosso da questa esperienza, Nobel decise di riscrivere il proprio destino. Il 27 novembre 1895, senza alcun preavviso, si recò allo Swedish Norwegian Club di Parigi per redigere il suo testamento. In questo documento, oltre a provvedere alla sua famiglia, Nobel espresse la volontà di investire la maggior parte del suo patrimonio per istituire dei premi da assegnare a «coloro che, durante l’anno precedente, più abbiano contribuito al benessere dell’umanità».

Nobel stabilì personalmente la divisione del premio in cinque categorie: fisica, chimica, medicina, letteratura e pace. Quest’ultimo, in particolare, sarebbe stato conferito “alla persona che abbia svolto il lavoro migliore per il mantenimento e la promozione della pace”. La redazione del testamento fu così improvvisa che Nobel chiese a quattro sconosciuti presenti nel Club di firmarlo come testimoni.

L’imprenditore decise che i primi quattro premi sarebbero stati assegnati da istituti svedesi, mentre quello per la pace sarebbe stato conferito da un comitato eletto dal parlamento norvegese. Questa scelta potrebbe essere stata influenzata dal contesto politico dell’epoca, con la Norvegia che premeva per l’indipendenza dalla Svezia.

Ogni anno, a ottobre, vengono annunciati i vincitori, mentre la cerimonia di premiazione si svolge il 10 dicembre, anniversario della morte di Nobel, sia a Stoccolma che a Oslo. Il primo Premio Nobel venne istituito nel 1901. Nel 1968, la Banca di Svezia istituì un ulteriore premio per le scienze economiche, assegnato insieme agli altri.

Alfred Nobel si spense nel 1896 a Sanremo, lasciando dietro di sé un’eredità che trascende la sua controversa attività imprenditoriale. Il Premio Nobel è diventato nel tempo il riconoscimento al valore umano più rispettato e ambito a livello mondiale.

I premi Nobel italiani

L’eccellenza italiana nel panorama scientifico e culturale mondiale è testimoniata dai numerosi riconoscimenti Nobel ottenuti nel corso degli anni. Con un totale di ventuno premiati, l’Italia si distingue in diverse discipline, mostrando una particolare forza nella fisica, nella letteratura e nella medicina. Questi campi vantano ciascuno sei vincitori, mentre la chimica, l’economia e la pace contano un premiato ciascuno.

Tra i nomi illustri figurano pionieri come Guglielmo Marconi per le sue rivoluzionarie scoperte nelle comunicazioni wireless, Enrico Fermi per i suoi contributi fondamentali alla fisica nucleare, e Rita Levi Montalcini per le sue ricerche innovative in neurobiologia. Nel campo letterario, personalità del calibro di Giosuè Carducci e Luigi Pirandello hanno lasciato un’impronta indelebile.

Più recentemente, il fisico Giorgio Parisi ha portato a casa il prestigioso premio nel 2021, confermando la continua rilevanza del contributo italiano alla ricerca scientifica globale. Questa impressionante lista di menti brillanti sottolinea il ruolo cruciale dell’Italia nell’avanzamento della conoscenza e nella cultura mondiale, ispirando le generazioni future a perseguire l’eccellenza in tutti i campi del sapere.

Altri articoli interessanti